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Tutto quello che devi sapere sul nuovo ad blocker di Google Chrome

Tutto quello che devi sapere sul nuovo ad blocker di Google Chrome
Nacho Requena Molina

Nacho Requena Molina

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La pubblicità è fondamentale per la sopravvivenza dei mezzi di comunicazione, che siano online o cartacei. La sua diffusione è, però, arrivata a livelli davvero critici, visto che molti annunci si intromettono nella navigazione degli utenti. Davanti a questo tipo di pubblicità, Google ha un atteggiamento molto serio e ha creato un plugin che blocca i contenuti più invadenti.

Noi di Softonic ti raccontiamo tutto ciò che c’è da sapere sul nuovo ad blocker di Google Chrome.

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Gli standard

Quale tipo di pubblicità è intrusiva e quale non lo è? Forse te lo stai chiedendo proprio adesso. Per rispondere, Google ha preso come riferimento i consigli della Coalition for Better Ads, un ente formato da grandi aziende del settore (come Microsoft, Facebook o la stessa Google) che ha analizzato le reazioni degli utenti a determinati tipi di annunci pubblicitari.

I risultati hanno svelato che 12 formati sono “particolarmente intrusivi”, 4 in siti web desktop e 8 in smartphone. Ad esempio, Google ha bandito i conti alla rovescia e i pop-up che occupano tutto lo schermo, come anche i video con audio che partono in automatico. Qui di seguito la lista completa.

Ecco come si vedrà

Quando Google blocca un annuncio pubblicitario sul tuo PC, il browser mostrerà un’immagine come quella sottostante: “Chrome ha bloccato questo annuncio perché il sito tende a mostrare pubblicità intrusiva”. Più chiaro di così, impossibile.

Se vuoi ottenere altri particolari al riguardo, basta fare clic su “Learn more” per ottenere tutte le informazioni, organizzate punto per punto.

E se la pagina non è intrusiva?

In questo caso, entra in campo il grande dibattito. Può succedere che un sito abbia inserito un annuncio pubblicitario che fa attivare il blocco, ma non è un sito che pubblica frequentemente questo tipo di pubblicità intrusiva. Come si può risolvere?

I webmaster hanno ora a disposizione la possibilità di analizzare i propri siti grazie agli strumenti AD Experience Report API. Come è facile immaginare, questo strumento esegue un’analisi completa e dettagliata del sito in questione. I risultati diranno se il sito è idoneo o se invece è necessario riorganizzare in altro modo la pubblicità.

Sistema di avvisi

Dopo aver sottoposto il sito all’analisi specifica, Google stabilità tre sistemi di avvisi. Il primo è “Passing”, che significa che il motore di ricerca ha approvato tutta la pubblicità presente in quel preciso momento; il secondo è “Warning”, che significa che c’è un problema che è necessario correggere al più presto; e il terzo e ultimo è “Failing”, che indica che l’esame non è stato superato.

Se l’esito dell’analisi è “Warning” o “Failing”, Google concede un periodo di 30 giorni per risolvere la situazione. Se non viene fatto nulla, il sito web sarà definitivamente bocciato e gli annunci pubblicitari saranno bloccati.

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